S.T.A.Y. - Sport as a Tool for integration of Autistic Youngsters.
Lo sport come strumento per l'integrazione dei giovani autistici.
PROGETTO CONCLUSO
Tipologia di progetto:
KA105 Mobilità Giovanile
Project n. 2019-3-IT03-KA105-017044
Partners di progetto:
Sono previste 2 mobilità:
- 1 settimana di formazione a Duzce, Turchia per 5 operatori giovanili
- 1 settimana di incontro e scambio culturale a Modena, Italia, per un gruppo di 5 giovani di cui 1 disabile + 1 group leader per un totale di 36 partecipanti.
Contesto di partenza:
La prevalenza dell’autismo aumenta di giorno in giorno.
Oggi, 1 su 55 bambini nati in Europa è a rischio autismo. Un bambino su 50 nel nostro paese rischia di manifestare caratteristiche di autismo. Senza un intervento precoce, la distanza tra i giovani autistici e i loro coetanei aumenterà rapidamente.
L’autismo influenza la vita dell’individuo e della sua famiglia in modo molto serio.
Per questo motivo, riteniamo indispensabile sviluppare progetti di sostegno e diffusione relativi a questa problematica, come si propone di fare il corso Erasmus+ chiamato S.T.A.Y. – Sport as a Tool for integration of Autistic Youngster.
Obiettivo principale del progetto S.T.A.Y. :
L’obiettivo principale del progetto è quello di migliorare le competenze dei giovani e degli animatori giovanili che lavorano o condividono esperienze di vita con persone affette da autismo, al fine di aiutarli a sviluppare e migliorare le loro abilità sociali e psicomotorie.
Così facendo si assisterà anche ad un maggior coinvolgimento di questi operatori nelle problematiche quotidiane legate all’autismo e alle disabilità cognitive.
Obiettivi specifici del corso S.T.A.Y. per tipologia di destinatario:
Per gli animatori giovanili:
– Aumentare la capacità degli animatori giovanili di fornire abilità di auto-cura attraverso attività fisiche a bambini e ragazzi autistici lievi (ad alto funzionamento).
– Mostrare agli operatori giovanili quali sono le barriere del gioco, della socializzazione e delle capacità comunicative dei giovani lievemente autistici e come superare queste barriere tramite lo sport.
– Diffondere le buone pratiche nei paesi partner tra le organizzazioni partner.
Per i giovani:
– Aumentare la consapevolezza dei problemi dell’autismo nei giovani.
– Dimostrare che anche i giovani con autismo possono avere una vita normale e avere successo nei diversi ambiti della vita.
– Aumentare la motivazione dei giovani a frequentare e/o lavorare con bambini e ragazzi autistici.
– Consentire a un gruppo di giovani normodotati di vivere un’esperienza di condivisione assieme a giovani autistici per comprendere, tramite un’esperienza pratica, che questo tipo di disabilità non è una “malattia contagiosa” e che la diversità dei giovani autistici può tranquillamente essere compresa e che queste persone possono essere facilmente aiutate e integrate nella vita quotidiana e lavorativa.